Circa un anno fa, una cantante scozzese Caitlin McNeill, pubblicò una foto di un vestito domanda: " il vestito è blu e nero o bianco e oro?", inutile dire che il caso divenne virale. Questa notizia dagli Stati Uniti è condivisa sui social di tutto il mondo. Proprio a causa di questa notorietà, questa particolarità è stata spiegata. Il 72% delle persone lo vede bianco e oro, il restante blu e nero e in casi più rari lilla e viola. Questa differenziazione è stata ben spiegata, infatti la maggior parte della giornata i nostri occhi sono colpiti da grande quantità di luce, e sta poi al cervello capire quanta luce è stata assorbita dalla retina. La luce viene riflessa dagli oggetti che ci sono intorno, e il cervello, basandosi su come questa viene riflessa quando raggiunge la retina, riesce a stabilire insieme ad altri parametri la distanza, la profondità e anche i colori. Per quanto riguarda il vestito, alcuni arrivano alla conclusione che la luce è riflessa da una superficie poco riflettente,quindi si notano i colori blu e nero, mentre altri reputano che si tratti di una superficie bianca e dorata in un luogo dove c’è poca luce, da qui l’impressione che il tessuto sia più scuro di quanto non sia in realtà. Tutto ciò dipende da come siamo abituati a vedere il mondo intorno a noi e non direttamente da come sono realmente le cose, la visione è insomma un processo soggettivo. Questo si sa da almeno 150 anni, dai tempi di Hermann von Helmholtz, ma con questa piccola domanda, se n'è accorto tutto il mondo.
giovedì 20 ottobre 2016
Approfondimento-Vestito Blu e nero o bianco e oro?
Circa un anno fa, una cantante scozzese Caitlin McNeill, pubblicò una foto di un vestito domanda: " il vestito è blu e nero o bianco e oro?", inutile dire che il caso divenne virale. Questa notizia dagli Stati Uniti è condivisa sui social di tutto il mondo. Proprio a causa di questa notorietà, questa particolarità è stata spiegata. Il 72% delle persone lo vede bianco e oro, il restante blu e nero e in casi più rari lilla e viola. Questa differenziazione è stata ben spiegata, infatti la maggior parte della giornata i nostri occhi sono colpiti da grande quantità di luce, e sta poi al cervello capire quanta luce è stata assorbita dalla retina. La luce viene riflessa dagli oggetti che ci sono intorno, e il cervello, basandosi su come questa viene riflessa quando raggiunge la retina, riesce a stabilire insieme ad altri parametri la distanza, la profondità e anche i colori. Per quanto riguarda il vestito, alcuni arrivano alla conclusione che la luce è riflessa da una superficie poco riflettente,quindi si notano i colori blu e nero, mentre altri reputano che si tratti di una superficie bianca e dorata in un luogo dove c’è poca luce, da qui l’impressione che il tessuto sia più scuro di quanto non sia in realtà. Tutto ciò dipende da come siamo abituati a vedere il mondo intorno a noi e non direttamente da come sono realmente le cose, la visione è insomma un processo soggettivo. Questo si sa da almeno 150 anni, dai tempi di Hermann von Helmholtz, ma con questa piccola domanda, se n'è accorto tutto il mondo.
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